Professionisti diversi hanno idee diverse su come dovrebbe essere l’educazione del cane e su quale approccio tenere, sposando quindi filosofie diverse e in molti casi diametralmente opposte.
In questo articolo voglio parlarti della mia idea di cinofilia e spiegarti quali sono i vantaggi di educare un cane con un metodo NON coercitivo.
Partiamo spiegando cosa si intende con coercizione: obbligare altri a fare o non fare una cosa, usando la forza o minacciando d’usarla, limitazione della libera volontà (definizione Treccani). Per quanto possa sembrare una cosa brutta è un metodo che è stato utilizzato a lungo con i cani (e gli animali in generale) e viene utilizzato ancora oggi, ma non voglio soffermarmi troppo su questo, passiamo oltre.
La mia visione del cane è tutto fuorché antropocentrica, non credo infatti che si debba piegare a qualsiasi nostro desiderio ed aspettativa e da questo deriva il mio approccio alla cinofilia e all’educazione del cane.
Al centro del mio metodo di lavoro ci sono i cani come individui, ognuno con le proprie caratteristiche, le loro emozioni e la loro comunicazione.
Per quanto mi riguarda non vedo l’educazione del cane come un qualcosa per semplificare la vita al proprietario o insegnare a fare una cosa piuttosto che un’altra, ma fornire ad entrambe le parti le competenze migliori per affrontare ogni situazione, imparando ad osservarsi, comprendersi, conoscersi e comunicare.
Imparare a capire il proprio cane è fondamentale per comprendere il perché dei suoi comportamenti e l’origine dei problemi, questo è il primo passo per riuscire a risolverli partendo proprio dalla causa scatenante (paura, insicurezza, ecc…) e non dai sintomi che si possono vedere (abbaiare, tirare a guinzaglio, ecc…)
Il mio approccio all’educazione del cane si basa su due concetti:
- Il comportamento del cane è l’esito di un ragionamento. Il suo apprendimento non si limita alla semplice associazione stimolo – risposta. I cani sono infatti in grado di elaborare le informazioni che traggono dall’ambiente ed in base ad esse si comportano nel modo che ritengono più opportuno, questo a seconda delle emozioni che provano e le competenze acquisite;
- Ogni cane è un individuo unico ed irripetibile con le proprie caratteristiche e capacità.
Il cardine non è rappresentato dai concetti di premio o punizione, ma dall’esperienza.
Educare quindi è fare in modo di fornire al cane le conoscenze necessarie per affrontare nel modo migliore il mondo in cui vive.
Diventa quindi fondamentale conoscere le caratteristiche tipiche della specie cane, il modo in cui interpretano la realtà e come apprendono.
I vantaggi di questo metodo educativo sono diversi, vediamoli insieme:
- Si sviluppa un legame basato su ascolto, comprensione e fiducia;
- Avremo gli strumenti necessari per affrontare diverse situazioni in serenità perché il cane collaborerà con noi;
- Si stimola il ragionamento da parte del cane;
- I risultati saranno duraturi perché frutto di un ragionamento e non di un condizionamento;
- Cane e proprietario avranno modo di scoprire tutte le loro capacità e svilupparne di nuove;
- Si accresce l’autoefficacia (la fiducia nelle proprie capacità, abilità e potenzialità) del cane.
Il motivo per cui scegliere un metodo di questo tipo è che si trova in linea con le esigenze del cane, rispettandone la natura ed i meccanismi di apprendimento propri della specie.