GUIDA ALL’ADOZIONE CONSAPEVOLE

Il numero di cani in Italia è aumentato non di poco negli ultimi anni, passando da quasi 10 milioni nel 2019 (40% in più del 2015) a 13,2 milioni nel 2022, il 22% circa della popolazione italiana.

A questo incremento ha contribuito anche la pandemia ed il lockdown, io stessa nel mio piccolo paese ho visto spuntare in quell’occasione diversi cani nuovi o tornare ad uscire cani che erano stati relegati in casa o giardino.

La cosa triste è che alcuni di questi non li ho più visti quando tutto è tornato alla “normalità” e quelli che non venivano portati fuori prima sono tornati a condurre la loro solita esistenza.

Questo articolo lo scrivo con lo scopo di far riflettere su quello che significa condividere la propria vita con uno o più cani, dove non è tutto rose e fiori o come possiamo essercelo immaginato.

Sia che tu decida di prendere il cane in allevamento o in rifugio, ci sono delle cose importanti che devi tenere a mente:

  1. IL CANE E’ UNA RESPONSABILITA’ CHE DURA MOLTI ANNI: i cani di grossa taglia vivono in media 12 anni, quelli di taglia più piccola possono essere anche più longevi. È quindi importante ponderare bene la decisione, tenendo conto anche dei costi e dell’impegno che sono richiesti quando si decide di accogliere un cane nella nostra vita.
  2. SCEGLIERE IL CANE PIU’ ADATTO A SE’: l’estetica fa sicuramente la sua parte, ma la scelta di un cane non si può basare solo su quello che piace. Se la vita che si conduce è tranquilla e pressoché sedentaria sarà sconsigliato scegliere un cane da lavoro, ad esempio un Border Collie o un Pastore Tedesco che sono entrambi cani attivi, necessitano di movimento e non tollerano l’inattività. Al contrario,  se si conduce una vita attiva e si adora fare escursioni, anche lunghe, non sarà una buona idea portare con noi cani che per la loro conformazione potrebbero far fatica a tenere il nostro passo, ad affrontare dislivelli o percorrere tratti troppo lunghi, ad esempio i Carlini o i Bulldog. Il cane va scelto in base alla sue ed alle nostre caratteristiche se si vuole stare bene entrambi.
  3. TENERE BENE UN CANE COSTA: quando decidiamo di accogliere un cane nella nostra vita dobbiamo tenere conto anche delle spese alle quali andremo incontro. Partiamo dalla dotazione di base, quindi una buona guinzaglieria (pettorina ad H e guinzaglio da addestramento), giochi, ciotole, cuccia, medaglietta, sacchettini igienici, ecc… alla quale bisogna aggiungere il cibo, che è importante sia di buona qualità così da tutelare la salute del nostro cane, ci sono poi le visite dal veterinario e l’assicurazione di responsabilità civile.

Se si vuole poi subito iniziare con il piede giusto o il cane che abbiamo scelto mostra dei problemi, sarà una buona cosa rivolgersi ad un professionista qualificato che ci aiuti e seguire un percorso educativo non è economico.

Altra cosa da tenere a mente sono gli imprevisti, una malattia o il bisogno di un’operazione, i costi veterinari in questi casi possono essere davvero onerosi. Per quanto l’amore non si discuta e non si può ridurre il tutto a fare dei conti, la questione economica, se si vuole allevare un cane in modo responsabile, è una cosa da tenere in forte considerazione.

  • LA NOSTRA VITA SUBIRA’ DEI CAMBIAMENTI: se prima potevamo decidere di fare qualsiasi cosa anche un attimo prima adesso bisogna tenere conto anche del cane; può venire con noi? E se no, dove lo lasciamo? Se si ha la fortuna di poterlo portare con sé e lo spostamento lo consente, allora ottimo! Ma se così non fosse dovremmo trovare una soluzione alternativa che può essere lasciarlo con un familiare che conosce, chiamare un dog sitter o portarlo in una pensione. Nel caso di dog sitter e pensione dobbiamo tenere conto che sarà necessaria almeno una prova così che il cane conosca persona e ambiente e dovremo tenere conto del costo del servizio.
  • QUANTO RESTERA’ DA SOLO: quanto tempo passiamo fuori casa? Abbiamo modo di poter passare da casa e fare uscire il nostro cane? Anche se al momento siamo a casa la cosa migliore è pensare al futuro, facendo una valutazione realistica di quanto tempo dovrà restare solo il cane. Se il lavoro non ci consente di tornare a casa per la passeggiata quello che possiamo fare è chiedere un aiuto in famiglia, se possibile, o affidarci ad un dog sitter che si occuperà di passeggiare il nostro cane quando noi non possiamo. Quando saremo nuovamente a casa sarà buona cosa trovare del tempo da dedicare al nostro cane e fare qualcosa insieme.
  • I CUCCIOLI NON SARANNO TALI PER SEMPRE: può sembrare una cosa banale e scontata, ma non lo è. Sono ancora infatti molte le famiglie che partono con entusiasmo quando hanno il cucciolo piccolo, tenero e morbidoso per poi stufarsene quando è diventato 4 volte più grosso ed ha perso il tipico aspetto da peluche.
  • PIOGGIA O SOLE POCO IMPORTA: a prescindere dalle condizioni atmosferiche il cane ha bisogno di uscire per espletare i propri bisogni e, specie per i cani che vivono in appartamento, sono necessarie più uscite al giorno. Il caso di brutto tempo prima di poter rientrare in casa ci sarà bisogno di dare una pulita a zampe e pelo così da non sporcare tutto. Quando invece farà molto caldo le uscite più lunghe le faremo al mattino presto e la sera tardi, teniamone conto per organizzare la nostra giornata.

Spero di averti fornito degli spunti di riflessione con questa guida così da permetterti di prendere la tua decisione con più consapevolezza.